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Bnaslawa, dove gli sniper italiani addestrano i peshmerga

Bnaslawa, dove gli sniper italiani addestrano i peshmerga

Nella base vicino a Erbil si formano i tiratori scelti curdi

BNASLAWA, 02 maggio 2024, 10:47

Reportage di Domenico Palesse

ANSACheck

FOTO DI DOMENICO PALESSE - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il calcio del fucile contro la spalla e il dito che accarezza il grilletto. Un respiro profondo prima di esplodere il primo dei quattro colpi destinati al bersaglio rosso a trecento metri di distanza. Poi la corsa verso il successivo riparo e l'ennesima raffica di colpi.
    L'addestramento dei tiratori scelti curdi parte dal poligono di tiro di Benaslava, a poche decine di chilometri da Erbil, nel Kurdistan iracheno. Al loro fianco ci sono i militari italiani della missione Prima Parthica, tra i più esperti sniper delle forze armate che consentiranno a 12 soldati peshmerga di migliorare e affinare le proprie abilità di tiro.

 

Video Benaslava, sniper italiani addestrano i peshmerga

 



    Nella piccola cava, che sorge all'interno di una delle due aree addestrative a disposizione degli istruttori italiani, si ritrovano ogni mattina i soldati peshmerga. Al loro fianco le armi che, per un mese intero, li affiancheranno durante il training. "Ogni fucile - spiega il comandante del team di addestramento italiano - andrà personalizzato in base alle peculiarità di ogni soldato. Ci sono numerose variabili che agiscono sul tiro e che ogni soldato può modificare a piacimento in base alle proprie peculiarità e caratteristiche".
    A questo si aggiunge poi la difficoltà di trovare posizione e concentrazione adeguati alla situazione. L'esercitazione, infatti, è dinamica e vede i soldati correre da un riparo all'altro per poi stendersi a terra e mirare verso i bersagli.
    Ci si muove sempre in coppia, con lo spotter al fianco dell'aspirante tiratore. È lui a "guidare" lo sniper prima del tiro, controllando vento, distanza ed eventuali disturbi esterni che potrebbero influenzare la traiettoria del proiettile. La respirazione e la concentrazione fanno il resto. "La cosa più difficile - spiegano gli istruttori - è quella di trovare il setting giusto con l'arma. Il nostro obiettivo è quello di aiutare gli allievi in questo percorso e poi monitorare i loro miglioramenti nel tiro". Sono diverse centinaia i soldati peshmerga che negli anni hanno ottenuto l'attestato di tiratore scelto consegnato dai militari italiani. Solo lo scorso anno ne sono stati 143.
    L'addestramento dei tiratori scelti è, comunque, solo uno dei campi nei quali opera la missione Prima Parthica. A Benaslava, oltre agli sniper, vengono organizzati corsi per il combattimento nei centri abitati, per il soccorso militare e per la lotta agli ordigni esplosivi improvvisati. Ma anche training per il soccorso militare, per le operazioni antisommossa e per quelle contro la minaccia chimica, radiologica e nucleare. Corsi che sono replicati anche ad Atrush, nel nord del Kurdistan, dove però in aggiunta viene implementato un addestramento specifico per il combattimento in montagna.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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