L'annunciato acquisto da parte
della Serbia di 12 aerei caccia francesi Rafale rientra nella
politica di rafforzamento del proprio dispositivo militare,
dovendo badare da sola, quale Paese neutrale, alla propria
difesa e sicurezza. Lo ha detto il presidente Aleksandar Vucic.
In dichiarazioni stamane alla tv pubblica Rts, Vucic si è
riferito in termini critici ai tanti commenti giornalistici
apparsi nei Paesi vicini sui timori che con tale dotazione di
velivoli potenti e sofisticati la Serbia possa influire
negativamente sulla stabilità nella regione balcanica. "Nessun
articolo di tal genere tuttavia era apparso quando la Croazia
annunciò l'acquisto di 12 Rafale usati. E nonostante che la
Croazia abbia quasi la metà di abitanti rispetto alla Serbia.
Nessuno si chiese per quale motivo i croati avevano voluto
dotarsi dei caccia Rafale, e nessuno aveva osservato che ciò
avrebbe potuto rappresentare una violazione della stabilità
regionale", ha affermato Vucic, osservando come tale acquisto di
12 Rafale nuovi sia molto dispendioso, qualcosa che possono
permettersi solo pochi Paesi. Nell'intervista il presidente ha
detto al tempo stesso che al più tardi entro due settimane la
Serbia avrà un nuovo governo presieduto dal premier incaricato
Milos Vucevic. Un esecutivo, ha aggiunto, con alcuni cambiamenti
e facce nuove per dare nuovo impulso e slancio alla sua azione
riformatrice, ma che proseguirà nella linea fin qui perseguita
di profondo cambiamento e modernizzazione del paese, nella
difesa degli interessi nazionali della Serbia. Vucic ha quindi
annunciato la sua presenza oggi all'inaugurazione della Fiera
internazionale di Mostar, in Bosnia-Erzegovina, dove saranno
presenti numerose aziende serbe, in coincidenza con l'avvio di
un collegamento aereo diretto tra Belgrado e la città bosniaca.
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