"Continua il "silenzio assordante"
sul futuro occupazionale di circa 400 collaboratori e
collaboratrici coinvolti dal cambio di appalto Istat di
conduzione e gestione delle interviste 'Capi' attraverso le
quali vengono aggiornati i dati sulle spese delle famiglie e
sulla forza lavoro". Così le sigle FeLSA CISL, NIdIL CGIL e
UILTemp che proclamano 5 giornate di mobilitazione dall'1 al 5
maggio con totale astensione delle attività lavorative da parte
dei rilevatori.
"Csa, società aggiudicatrice della commessa - viene spiegato
in una nota - si sottrae al confronto nonostante gli
innumerevoli tentativi delle Organizzazioni Sindacali di
stabilire un dialogo utile a garantire la continuità lavorativa
di tutti gli addetti che da anni operano con dedizione e
professionalità alla raccolta di dati cruciali per la
definizione delle politiche strategiche del Paese. È
inaccettabile che nell'imminenza dell'avvio delle attività di
rilevazione in capo a Csa, la stessa eviti il confronto con le
organizzazioni sindacali che rappresentano le lavoratrici e i
lavoratori e che da mesi portano avanti la vertenza, così come è
intollerabile l'inerzia di Istat - in qualità di soggetto
appaltante - a convocare in un unico tavolo tutte le parti
coinvolte".
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