La mostra fotografica intitolata "I
viaggi di Franz Kafka", che si propone di esplorare un lato meno
noto della personalità dello scrittore, quello appunto dei suoi
viaggi, è ospitata a Praga dall'Istituto Italiano di Cultura
della capitale ceca in occasione del centesimo anniversario
della sua morte.
La mostra, già esposta in diversi Paesi e fra l'altro a New
York, resterà aperta nellïIIC di Praga fino al 21 maggio.
L'esposizione offre dal 16 aprile foto di alcune delle decine
dei luoghi in cui Kafka si recò in vacanza o per lavoro: "Furono
viaggi straordinari per quei tempi. Ha viaggiato in Italia, e
due volte a Parigi. Kafka era un giovane curioso, di ogni
viaggio prendeva note nel suo diario", ha ricordato alla tv Ct1
il fotografo Jan Jindra che ha scattato le immagini di alcuni
luoghi visitati dall'autore de "La Metamorfosi" e "Il Processo".
Durante i suoi viaggi Kafka fu accompagnato dal migliore
amico, lo scrittore Max Brod. "Erano interessati ai monumenti,
alla natura, ma nei diari troviamo anche menzioni delle visite
in case di tolleranza, sia a Milano che a Parigi, ma in maniera
molto composta", ha raccontato la giornalista Judita Matyasova,
autrice del progetto, i cui testi accompagnano le fotografie.
Jindra e Matyasova che in nove anni hanno raggiunto 70 luoghi
visitati da Kafka, ribaltano l'immagine dello scrittore, quella
di un uomo assorbito della propria routine di impiegato e che ha
trascorso la vita solo a Praga. "Kafka fu a Venezia, a Merano, a
Brescia, sul Lago di Garda", ha continuato Matyasova.
"Affascinato da moderne tecnologie, nel 1909 era a Brescia per
ammirare gli aeroplani e ne aveva ricavato il suo primo e ultimo
reportage, pubblicato nel quotidiano Bohemia a Praga", ha
aggiunto la giornalista.
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