"Non si può essere garantisti a corrente alternata. Fino a prova contraria siamo ancora nella fase delle indagini. La magistratura deve fare la sua strada, ma Nordio ha fatto bene a porre la domanda se la misura cautelare - che è misura estrema - in questo caso sia stata davvero necessaria o meno". Lo afferma Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, intervistato dal QN in merito all'inchiesta in Liguria e all'ipotesi di dimissioni del governatore Giovanni Toti.
"Qui non siamo al solito 'magistratura contro politica', si tratta di tenere, per l'interesse delle istituzioni, una visione oggettiva, in modo da evitare che la gente si allontani dalla politica e la magistratura non venga vista come entità terza di giudizio. Aspettiamo a vedere gli sviluppi prima di chiedere le dimissioni. La storia è piena di presidenti di regione che si sono dimessi e che poi sono stati dichiarati innocenti. E cito Del Turco in Abruzzo o Pittella in Basilicata. Prima di parlare di dimissioni, insomma, un po' di pazienza", prosegue Lupi.
"Toti è stato eletto con maggioranza molto robusta e non credo al contraccolpo elettorale: non solo la Liguria, ma tutto quel che è accaduto in questo mese (Bari, Catania, il Piemonte) daranno ancora una volta una percezione negativa della politica e delle istituzioni. Mentre noi dobbiamo ritenere fondamentale il ritorno alla politica con la 'P maiuscola', quella buona.
Dobbiamo continuare a pensare che le elezioni europee sono un'opportunità fondamentale per questo Paese. Un distacco dei cittadini dal voto fa male a tutti. L'antipolitica è il male assoluto delle istituzioni", è l'auspicio di Lupi.
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